Credo di aver dimostrato una certa capacità di dar vita a innovativi progetti di calcio che siano, soprattutto, in grado di far emergere molti valori anche al di là dello specifico calcistico.

Pensando a una sorta di give back familiare, ho voluto supportare – attraverso AleottiLab – due giovani intraprendenti
(mio nipote Brenno Trentini e il suo amico Nicola Bonoli), in una iniziativa calcistica che nasce nel luogo dove ha origine la mia famiglia: Argenta, una piccola città al confine tra l’Emilia e la Romagna.

La genealogia della mia famiglia è piuttosto antica e passa per un illustre personaggio: Giovan Battista Aleotti, detto l’Argenta, un geniale architetto rinascimentale alla Corte del Duca d’Este,
a cui si devono, oltre a importanti opere idrauliche e ammirabili piazze e palazzi,
anche l’introduzione di chiese a pianta ottagonale e il primo teatro di concezione moderna, il Farnese di Parma.

Ad Argenta, oltre alla creazione di un Premio culturale intitolato “Aleotti, l’Argenta” (la cui prima edizione sarà entro la fine dell’anno), ho voluto regalare un progetto calcistico che fonde tradizione e innovazione: Arzenta Football Club. L’iniziativa è stata presentata con successo mercoledì, in una affollata conferenza stampa, insieme al Sindaco Andrea Baldini e ai due giovani protagonisti. Il primo passo pare avviato su una strada giusta. Ora vale la pena seguirne il cammino.